La cellulite è uno dei tanti nemici femminili: questo inestetismo, infatti, colpisce ben 9 donne su 10.
Tra le cause principali vi sono gli squilibri ormonali, i disturbi circolatori e la ritenzione idrica. Il tessuto adiposo subisce profonde modificazioni contemporaneamente ad un danno vascolare, ed è per questo che attualmente la cellulite, non è più considerato un semplice inestetismo della cute ma una vera e propria patologia.
I diversi stadi della cellulite sono legati alla gravità della patologia: partendo da un’alterazione del microcircolo linfatico – venoso, che porta ad una carenza di ossigeno nel tessuto, la sofferenza che si genera è legata ad una stasi circolatoria e all’accumulo di liquidi e cataboliti che rimangono intrappolati nell’interstizio cellulare.
I micro-noduli che si formano (buccia di arancia) nascono per la formazione di nuove fibre di collagene che legano gli adipociti fra di loro. Più aumentano i noduli, più aumenta il danno vascolare e la capacità di drenare i cataboliti cellulari. Tutto ciò porterà, con il tempo, alla fibrosi e alla sclerosi del tessuto.
Esiste uno specifico preparato farmaceutico per combattere questo inestetismo: la Levotiroxina. Per via orale la Levotiroxina è usata nelle disfunzioni tiroidee; se applicata sulle zone affette da cellulite, è attiva sulle disfunzioni nel derma e nell’ipoderma, senza assolutamente interferire con la funzione tiroidea.
Studi clinici hanno dimostrato che applicando un’emulsione a base di levotiroxina a livello cutaneo, un sistema di difesa la trasforma in una molecola inattiva a livello sistemico e tiroideo. Dunque l’ormone è trattenuto esclusivamente a livello cutaneo. Studi in vivo su cute lesa, hanno dimostrato che, anche in questo caso, un enzima presente sulla cute riesce a scindere un anello strutturale della levotiroxina rendendola inattiva. Questo sistema di blocco periferico rende assolutamente sicura l’applicazione di preparati a base di questa sostanza sulla cute sana.
Meccanismo d’azione della levotiroxina:
- Attiva i processi di combustione dei grassi a livello adipocitario riducendo lo spessore del pannicolo adiposo e le dimensioni dei noduli sottocutanei.
- Regolarizza l’eccessiva produzione di fibre di collagene che sclerotizzate, intrappolano gli adipociti responsabili dell’aspetto a “buccia di arancia”
- Riduce la produzione di acido ialuronico che favorisce l’accumulo di liquidi interstiziali che provoca l’edema.
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