La pillola contraccettiva è un farmaco utilizzato da circa il 20% delle donne principalmente al fine di prevenire un’eventuale gravidanza. Ci sono diverse formulazioni e diversi nomi ma ne esistono due tipi a base di ormoni sintetici:
- una detta combinata, in quanto contenente sia estrogeni che progesterone
- l’altra chiamata minipillola, che contiene solo progesterone.
La prima, grazie alla componente estrogenica, impedisce lo sviluppo del follicolo ovarico, mentre la componente progestinica impedisce il rilascio della cellula uovo nelle tube di Falloppio. Così addensa il muco della cervice uterina creando un ambiente viscoso che impedisce la motilità degli spermatozoi, come nel caso della minipillola. In funzione dello scopo per cui viene prescritta, le interazioni tra farmaci e pillola contraccettiva rappresentano un motivo di preoccupazione per tutte quelle donne che assumono regolarmente la pillola e si trovano a dover assumere altri farmaci. In particolare, con l’arrivo della bella stagione, è l’antistaminico a suscitare dubbi e paure.
Come si verificano le interazioni tra farmaci?
In generale possiamo dire che le interazioni farmacologiche sono modificazioni dell'effetto del farmaco dovute all'uso contemporaneo di un altro medicinale, all’assunzione di cibo o di integratori, determinando un aumento o una riduzione dell’azione terapeutica. Si parlerà di interazioni farmacodinamiche, quando un principio attivo modifica la risposta dei tessuti nei confronti dell’altro, o perché esercita lo stesso effetto o perché ne blocca l'effetto. Si parlerà di interazioni farmacocinetiche, quando un farmaco altera l'assorbimento, la distribuzione, il legame alle proteine, il metabolismo di un altro. Questo genere di interazione altera l'entità e la durata e non il tipo d'effetto. Fortunatamente questo fenomeno è spesso previsto grazie alla continua attività di ricerca effettuata dalle case farmaceutiche produttrici e dall’attività di monitoraggio da parte dell’istituto di farmacovigilanza, per cui tutti gli effetti indesiderati correlati sono stati schedati e riportati sul bugiardino di ogni singolo farmaco.
Posso assumere pillola contraccettiva e antistaminico insieme?
Nello specifico gli antistaminici di nuova generazione, ossia quelli che bloccano in modo selettivo solo i recettori H2 riducendo l’insorgenza di sonnolenza, non interagiscono con la pillola anticoncezionale. In quanto entrambi non hanno gli stessi recettori come target della loro azione terapeutica né influenzano reciprocamente il percorso che effettuano all’interno dell’organismo. Di contro, invece, resta in dubbio la possibilità di utilizzo di farmaci antistaminici di vecchia generazione perché sono stati registrati casi di gravidanze indesiderate per le quali non esistono studi che ne stabiliscano la relazione causa-effetto.
Di solito i farmaci che tendono ad interferire con i contraccettivi orali sono alcuni tipi di antibiotici, che ne riducono l’efficacia contraccettiva, l’utilizzo di particolari antidepressivi invece, determinano l’aumento dell’azione della pillola, in particolar modo aumentano anche gli effetti collaterali come la ritenzione idrica.
Risulta essere importante avvisare il medico che si sta assumendo la pillola in caso di prescrizione di un cortisonico, infatti l’assunzione contemporanea del contraccettivo può incrementare l’effetto del betametasone oppure prolungare l’emivita di idrocortisone e desametasone. Importante anche non trascurare di informare il medico o il farmacista in caso di prescrizione o consiglio di integratori a base di iperico, fitoterapico consigliato per trattare i disturbi della depressione lieve poiché in base al dosaggio può ridurre la copertura contraccettiva. Vale la regola anche di limitare l’uso del pompelmo: contiene un principio attivo che può alterare il metabolismo epatico di molti medicinali, tra cui la pillola.
Il nostro consiglio? In caso di dubbio parlare sempre con il proprio ginecologo o farmacista di fiducia al fine di mantenere la giusta aderenza al piano terapeutico.
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