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Uno sforzo vocale eccessivo, un colpo di vento, un cambio di stagione: capita più o meno a tutti, nel corso della vita, di soffrire di un abbassamento della voce.
Ma quali sono le cause dell’abbassamento di voce, quando è il caso di preoccuparsi e quali sono i rimedi che si possono adottare?
L’abbassamento della voce è un sintomo caratterizzato dalla riduzione di intensità dei suoni vocali che può presentarsi in vari gradi, dalla raucedine (alterazione del tono e timbro della voce) fino all'afonia (completa perdita della voce).
Sono diverse le patologie collegate all'abbassamento di voce ma non sempre quest'ultimo è sintomo di una malattia grave. La causa potrebbe infatti risiedere anche in un semplice mal di gola o nell'abuso della voce: in questi casi la condizione si risolve in pochi giorni.
In alcuni casi tuttavia l’abbassamento della voce costituisce un segnale che indica la presenza di alterazioni anatomiche a livello delle corde vocali che possono essere benigne come noduli (spesso dovuto ad un uso scorretto della voce), polipi e granulomi o maligne come i carcinomi delle corde vocali.
Per raucedine si intende un cambiamento del tono normale della voce che si modifica diventando stridula, oppure bassa, anche alternata con momenti di assenza di suono o di passaggio fra toni alti e toni bassi. L’afonia è un disturbo caratterizzato dalla perdita parziale o totale della voce per un periodo più o meno lungo, ma comunque temporaneo.
Quando preoccuparsi e contattare uno specialista? Nel caso in cui l'abbassamento della voce sia causato da un'infezione, perlopiù ad opera di virus o dovuto ad un intenso e prolungato stress vocale: è molto importante riposare, idratarsi e attendere pazientemente il decorso naturale dell'infiammazione; è infatti una condizione risolvibile in pochi giorni.
Se invece l’afonia o l’abbassamento di voce dura nel tempo, anche oltre 15 giorni e in assenza di situazioni infiammatorie scatenanti, allora potrebbe esserci una causa più importante ed è bene rivolgersi subito ad uno specialista.
Anche la RESPIRAZIONE svolge un ruolo importante: la respirazione corretta, infatti, può migliorare la fonazione e diminuire gli eventi di afonia o di abbassamento di voce. Capita spesso che le persone diminuiscano gradualmente il tono della voce proprio durante una spiegazione, una canzone o un colloquio magari importanti, per poi riprenderla poco dopo aver finito e ripreso fiato: questo fatto è principalmente dato da una respirazione scorretta.
Benché non sia un sintomo caratteristico né tra i più comuni, l’alterazione della voce è tra i possibili sintomi legati all’infezione da COVID-19, ma soprattutto è una complicazione comune che segue l’intubazione del paziente in terapia intensiva. In questi casi in genere la raucedine si risolve in pochi giorni, durante i quali un lieve gonfiore della gola può causare anche tosse e/o la necessità di schiarirsi la gola più frequentemente, irritando ulteriormente il sistema vocale.
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