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L’arnica, erba medicinale ampiamente usata nel campo fitoterapico e omeopatico grazie ai suoi effetti antinfiammatori e analgesici, è indicata per contusioni, contratture, ma anche per dolori di varia origine a carico del sistema scheletrico, muscolare e connettivale. Conosciamola meglio insieme!
L’arnica, conosciuta da tutti per i suoi fiori color giallo dorato, è una pianta erbacea perenne che può arrivare a misurare anche 60 cm da terra: in particolare, le infiorescenze, i rizomi, le radici e le foglie sono le parti raccolte per scopi curativi. Gli ingredienti attivi presenti nei fiori di Arnica Montana sono i lattoni sesquiterpenici (in particolare la Elenanina e i suoi esteri), insieme ad acido acetico, isobutirrico e metacrilico, glicosidi flavonoici, cumarine e oli volatili. Tali composti conferiscono alla pianta attività antisettiche, antinfiammatorie, antidolorifiche, antibatteriche, antisclerotiche, antimicotiche e antiossidanti. Le proprietà immunostimolanti, invece, sono attribuibili ai polisaccaridi contenuti nel fiore della pianta: sembra infatti, che queste molecole siano in grado di modificare la risposta immunitaria andando ad agire sul sistema del complemento e favorendo l'aumento dell'attività fagocitaria.
L’arnica è usata principalmente per uso topico, sottoforma di unguenti, pomate, creme e gel come antidolorifico e antinfiammatorio in caso di traumi fisici di varia natura (ematomi, contusioni, stiramenti muscolari, …) oppure come rimedio in caso di punture di insetti e leggere infiammazioni cutanee.
In realtà, molti preparati a base di arnica a uso topico, devono essere usati su pelle integra, a causa degli elevati quantitativi presenti di questa sola pianta. Esistono però dei medicinali low dose per uso topico che annoverano tra i componenti Arnica montana in basse dosi, che grazie alla presenza di altri ingredienti che ne mitigano gli effetti più aggressivi può essere applicata senza riserve anche su ferite aperte. L’arnica montana è disponibile anche in fitoterapia come estratto glicerico, olio essenziale o tintura madre. Per via orale invece, l’arnica è altamente cardiotossica: per questo motivo viene preparata con procedure di diluizione e dinamizzazione (omeopatia) ricavandone un estratto idroalcolico che ne consente un uso sicuro.
La commissione Europea fornisce indicazioni solo per uso topico in caso di ferite, conseguenze di traumi (come ematomi, dislocazioni, contusioni, edemi da frattura), disturbi osteoarticolari, disturbi di origine reumatica, foruncolosi, flogosi da punture di insetti, flebiti superficiali. Le pomate all’arnica infatti sono utili in caso di dolori al tratto cervicale e lombare, per posture errate, per colpi d’aria, come rimedio efficace per problematiche articolari e per tutti quei traumi di natura sportiva.
Grazie alle sue infinite proprietà, l’arnica montana è adatta per favorire la cicatrizzazione delle ferite, un valido rimedio anche contro le infiammazioni di bocca e gola, allevia i fastidi di punture di insetto e lenisce scottature di lieve entità. In particolare:
La pomata all’arnica può essere adottata anche come rimedio di pronto intervento per i bambini, in caso di caduta, piccoli traumi da “gioco”: possiamo quindi applicare la pomata in presenza di lividi, gonfiori, dolori generici da contusioni, a cui spesso sono soggetti per vivacità.
La sua assunzione per via orale è altamente sconsigliata in condizioni quali gravidanza e allattamento! Inoltre se ne sconsiglia l’utilizzo a soggetti allergici alle Compositae (echinacea, artemisia, tarassaco) perché in grado di scatenare fenomeni di allergia crociata.
La concentrazione fa la differenza
Ma attenzione, uno dei parametri più importanti da prendere in considerazione per distinguere e scegliere i prodotti a base di arnica è proprio la concentrazione di principi attivi. La concentrazione rappresenta la quantità della sostanza che si trova all'interno del prodotto.
Per quanto riguarda l’arnica, sul mercato si possono trovare prodotti con una concentrazione che oscilla da un minimo del 10 per cento, per un effetto più blando, fino al 50 per cento e oltre, una percentuale che le assicura efficacia come rimedio contro i dolori muscolari e articolari.
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