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Farmaco curativo o sintomatico?

Farmaco curativo o sintomatico?

Molto spesso si fa confusione tra farmaco sintomatico e farmaco curativo. Vediamo insieme qual è la loro differenza. I termini “farmaco”, “medicinale” e “prodotto medicinale” sono stati usati nel corso degli anni come sinonimi:

  • ogni sostanza o associazione di sostanze presentata come avente proprietà curative o profilattiche delle malattie umane;
  • ogni sostanza o associazione di sostanze che possa essere utilizzata sull'uomo o somministrata all'uomo allo scopo di ripristinare, correggere o modificare funzioni fisiologiche, esercitando un'azione farmacologica, immunologica o metabolica, ovvero di stabilire una diagnosi medica.
 

Farmaco Sintomatico e Curativo: quali sono le differenze?

farmaci SINTOMATICI agiscono solo sul sintomo della malattia, eliminandolo o attenuandolo per il tempo dell'effetto farmacologico, ma non agiscono sulla malattia in sè. Sono rivolti a ridurre l'intensità dei sintomi presenti. In molte patologie si può intervenire efficacemente con i farmaci sintomatici, limitando in modo apprezzabile gli effetti negativi della malattia e migliorando, di conseguenza, la qualità della vita.

L'esempio più semplice è quello degli antinfluenzali, ma anche nelle malattie reumatiche vengono utilizzati farmaci sintomatici come i FANS e CORTICOSTEROIDI con effetto antinfiammatorio (riducono l’infiammazione) e analgesico (riducono il dolore).

farmaci CURATIVI o CAUSALI agiscono sulla causa che determina la patologia: è il caso degli antibiotici che agiscono sui batteri. Sembrerebbero quindi i migliori da applicare ma ciò è vero quando esistono, quando la causa è veramente definita e quando gli effetti collaterali sono sotto controllo.

Nelle malattie reumatiche, oltre ai farmaci sintomatici, vengono utilizzati anche i farmaci curativi, come ad esempio il il METROTRESSATO. Questo farmaco appartenente alla categoria dei farmaci “di fondo” o “farmaci antireumatici”: non solo agisce contro il dolore, il rigonfiamento delle articolazioni e gli altri sintomi della malattia, ma soprattutto diminuisce il danno che la malattia provoca a carico delle articolazioni o di altri organi.  

 

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