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Il prurito anale è una condizione caratterizzata dalla presenza di una sensazione di pizzicore circoscritta all’ano o all’area a questo immediatamente circostante.
Il prurito è caratterizzato dal bisogno, più o meno impellente, di grattarsi.
Diverse sono le cause che possono scatenare il prurito; a seconda della causa che ne è all’origine la sensazione di prurito può essere più o meno intensa e più o meno persistente, e spesso si accompagna a dolore e irritazione, soprattutto al momento dell’evacuazione delle feci.
In molti casi, si accompagna ad altri sintomi, quali eritema, perdite sierose o ematiche.
Sono diverse le cause che possono scatenare il prurito anale. Possiamo suddividerle in cause patologiche e cause non patologiche.
Partendo dalle cause non patologiche, il disturbo in questi casi sarà transitorio e facilmente eliminabile una volta identificata la causa.
Le principali sono:
Per quanto riguarda le cause patologiche, in questo caso il prurito anale è associato ad esempio a:
Soffermiamoci su condizioni patologiche come emorroidi, ragadi e fistole anali:
Con emorroidi si intende l’ingrossamento dei cuscinetti emorroidari situati sullo sfintere anale, il quale solitamente garantisce la chiusura ermetica dell’orifizio anale. Quando le emorroidi si ingrossano, invece, lo sfintere anale perde la sua funzionalità causando la fuoriuscita involontaria di liquidi e residui fecali. Le emorroidi ingrossate di per sé non sono causa di prurito anale, bensì l’umidità che si crea nella regione anale per via delle perdite è da tenersi responsabile. Essa provoca irritazioni, infiammazioni e prurito anale che possono anche causare un eczema anale.
Le ragadi anali sono lesioni dell’orifizio anale o del canale anale che provocano fitte di dolore molto intense. Esse possono insorgere in seguito ad un esagerato sforzo evacuativo ma anche a causa delle emorroidi o di attacchi di diarrea. Spesso, queste piccole lacerazioni della pelle o della mucosa anale sono a loro volta la causa dello sviluppo di fistole anali, piccoli tunnel patologici che mettono in comunicazione il canale anale con la cute circostante.
Alcuni alimenti contengono sostanze che quando sono escrete con le feci possono determinare irritazione alla regione anale particolarmente sensibile.
Gli alimenti che più comunemente possono causare prurito anale sono: cioccolato, alcune tipologie di frutta, noci, nocciole, pomodori, spezie, salumi, formaggi stagionati piccanti e alcuni tipi di spezie come pepe e peperoncino. Anche l'eccessivo consumo di alcuni alimenti liquidi può determinare prurito, come caffè, birra, cola, the. Tali alimenti contengono istamina che è un composto che provoca l'infiammazione.
Nel caso in cui il disturbo non accenni a regredire nel giro di pochi giorni o in presenza di una delle patologie associate è importante consultare il proprio medico.
Diversi sono i farmaci utilizzati sotto forma di pomata, da applicare localmente, che possono essere utilizzati per la risoluzione di questo disturbo: antinfiammatori, antimicotici, antibatterici, anestetici.
Il consiglio è, in generale, quello di evitare rimedi “fai da te”: il rischio è quello di acuire il problema, anziché risolverlo.
Consigli utili per il trattamento
Tra le indicazioni di carattere generale ricordiamo:
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