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Pediculosi: Cause e Rimedi

Pediculosi: Cause e Rimedi

La pediculosi è una parassitosi causata da un insetto: il pidocchio.

Ne esistono di tre diverse specie:

  • Pediculus capitis - pidocchio del capo
  • Pediculus humanus - pidocchio del corpo
  • Pediculus pubis - pidocchio del pube ( per la testa schiacciata è detto “ piattola” )

È una infestazione frequente sia nei paesi ricchi che in quelli in via di sviluppo non legata ad un fattore igienico. La trasmissione avviene per contatto diretto con persone già infestate oppure scambiando indumenti o oggetti (cappelli, sciarpe, pettini, etc.).

Il ciclo vitale del parassita consiste in tre fasi:

  1. Uova
  2. Ninfa
  3. Adulto

Circa 12/24 ore dopo l’accoppiamento, la femmina depone le uova (lendini) di colore bianco perlaceo alla base del capello, a cui vengono fatte aderire mediante una particolare sostanza collosa. La schiusa avviene dopo 1-2 settimane dalla deposizione.

Durante la prima settimana il pidocchio neonato, che in questa fase prende il nome di Ninfa, nutrendosi già di sangue sviluppa la sua morfologia fino a raggiungere forma e dimensioni da pidocchio adulto.

Il pidocchio femmina, che vive dalle due alle tre settimane, depone circa 10 uova al giorno.

Come riconoscere le Lendini dalla Forfora?

La forfora e le lendini possono confondersi, ma è possibile distinguere le uova dei pidocchi abbastanza facilmente. Per togliere ogni dubbio è sufficiente muovere i capelli con la mano o, meglio ancora, passare un pettine a denti molto fitti: se si solleva subito una polvere biancastra si tratta di forfora, se invece rimangono ancorate al cuoio capelluto sono lendini.

Al di fuori del cuoio capelluto il parassita sopravvive in genere meno di 24 ore, ma in alcuni casi può arrivare fino a 48. Le uova che si trovano ad una temperatura inferiore a quella cutanea non riescono a schiudersi.

L’infestazione si manifesta con irritazione e intenso prurito nella zona interessata .

Per prima cosa è indispensabile la localizzazione delle uova; un' accurata ispezione del cuoio capelluto è sufficiente per scoprire l’infestazione.

Le più facili da individuare sono le lendini che solitamente si trovano attaccate ai capelli della nuca e a quelli adiacenti alla zona auricolare. Le uova sono infatti attaccate alla radice dei capelli, dove le condizioni di temperatura e umidità sono più favorevoli alla schiusa.

Come trattare la Pediculosi?

Il trattamento è costituito da prodotti appositi in crema, schiuma o gel.

I prodotti a base di PERMETRINA sono considerati il prodotto migliore perché uccidono sia i pidocchi sia le lendini. E' disponibile in commercio in forma di emulsione (con concentrazione all’1%) ed è impiegabile in tutti i tipi di pediculosi: va applicato uno strato sottile sul cuoio capelluto, lo si lascia agire per 10 minuti e quindi lo si rimuove con abbondante risciacquo. Questo prodotto è ben tollerato, ma è sconsigliato l’uso dello stesso sotto i sei mesi di età.

C’è un interesse crescente a utilizzare sostanze naturali anche per trattare la pediculosi. I  vari prodotti disponibili ( a base di estratto di noce di cocco, oli essenziali di anice e Ylang-ylang) uccidono i pidocchi per soffocamento comportandosi come agenti “occlusivi”.

Vengono applicati sul cuoio capelluto asciutto per 10/15 minuti e poi rimossi con uno Shampoo specifico con la capacità anche di rimuovere le lendini dal fusto del capello.

Risulta di elevata importanza anche la rimozione meccanicamente con un pettine specifico.

Per le uova può essere anche usata una miscela costituita da metà acqua calda e metà aceto. La procedura va ripetuta ogni quattro giorni per almeno due settimane e comunque fino a quando, per tre trattamenti successivi, non sono più visibili i pidocchi. Si tratta di una tecnica un po’ più laboriosa ma efficace che si basa sul seguente principio: le uova schiudono in una settimana e i pidocchi appena nati non sono in grado di spostarsi da una testa all’altra per i primi sette giorni dopo la nascita e di riprodursi per i primi 10 giorni. Quindi se tutti pidocchi “giovani“ vengono asportati entro i primi giorni dalla nascita, l’infestazione può essere eradicata.

Sono possibili le recidive?

Le recidive sono legate alla presenza di pidocchi nati da uova sopravvissute o da reinfestazione da tessuti o oggetti. Come precedentemente accennato, il pidocchio lontano dal corpo sopravvive solo poche ore, sia per la mancanza di nutrimento che per le condizioni sfavorevoli dell'ambiente. Per tale motivo, al fine di garantire l'efficacia terapeutica ed evitare recidive, risulta di straordinaria importanza l'isolamento degli oggetti/indumenti di precedente utilizzo da parte della persona, quali spazzole, sciarpe, elastici, fodere, fasce per capelli, etc. Per evitare la diffusione del contagio si raccomanda di controllare tutti componenti della famiglia e le persone venute a stretto contatto. Il rinvenimento di pidocchi vivi dopo pochi giorni dal trattamento è segno di fallimento che può essere dovuto a:

  • Resistenza vera della parassita nei confronti del prodotto utilizzato.
  • Non corretta esecuzione del trattamento (mancato rispetto dei tempi di posa, distribuzione non uniforme o di quantità in adeguate del prodotto sul cuoio capelluto).
  • Reinfestazione.

EFFICACE risulta il controllo settimanale dei capelli da parte dei genitori per l’identificazione precoce dei casi di pediculosi.

Per maggiori informazioni e chiarimenti, non esitate a contattarci. Saremo pronti a rispondere alle vostre domande in Chat o sulla mail info@chiediloalfarmacista.it

 

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