I prodotti cosmetici sono “qualsiasi sostanza o miscela destinata ad essere applicata sulle superfici esterne del corpo umano".
Ma cosa contengono i diversi cosmetici?
Secondo il Regolamento sui cosmetici, i prodotti cosmetici sono “qualsiasi sostanza o miscela destinata ad essere applicata sulle superfici esterne del corpo umano (epidermide, sistema pilifero e capelli, unghie, labbra, organi genitali esterni) oppure sui denti e sulle mucose della bocca allo scopo esclusivamente o prevalentemente di pulirli, profumarli, modificarne l’aspetto, proteggerli, mantenerli in buono stato o correggere gli odori corporei;”.
È importante distinguere i cosmetici dai farmaci e dai dispositivi medici perché si tratta di prodotti con funzioni diverse che rispondono quindi a necessità e aspettative del consumatore differenti.
In particolare, il cosmetico si differenzia dai primi due perché può essere applicato esclusivamente sulle superfici esterne del corpo, sui denti o sulle mucose della bocca e degli organi genitali esterni e non può intervenire direttamente sulle malattie, ma si limita a mantenere in buono stato, proteggere, pulire, profumare e modificare l’aspetto delle zone su cui è applicato.
Ma cosa contengono i diversi cosmetici?
Ciascun cosmetico si distingue per il suo INCI.
L’ INCI è una denominazione internazionale che sta per “International Nomenclature of Cosmetic Ingredients” e serve per indicare in etichetta i diversi ingredienti contenuti in un prodotto cosmetico. Il suo uso è stato introdotto in Europa nel 1997 dalla Decisione 96/335/CE, allo scopo di “identificare le sostanze con la stessa denominazione in tutti gli Stati membri” e di permettere ai consumatori di “riconoscere facilmente le sostanze che è stato loro consigliato di evitare (ad esempio a causa di allergie), indipendentemente dal luogo in cui il prodotto viene acquistato nell’Unione europea”.
L’etichetta può essere considerata come la carta d’identità di un prodotto cosmetico: su di essa possiamo trovare tutte le informazioni utili per la scelta più adatta alle nostre esigenze. Per una corretta lettura dell’INCI è importante conoscere alcune regole di interpretazione:
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Ordine degli ingredienti Nelle etichette cosmetiche sono segnalati tutti i componenti del prodotto, preceduti dalla parola “ingredienti” o “ingredients”. L’elenco segue un ordine basato sul peso. Al primo posto viene indicato l’ingrediente presente in quantità maggiore. Seguono via via gli altri componenti con concentrazioni minori. Gli ingredienti in quantità inferiore all’1% possono essere elencati in ordine sparso, dopo quelli che presentano concentrazioni superiori all’1%. L’ultimo componente in lista, perciò, non è necessariamente quello in quantità minore.
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Nomenclatura degli ingredienti I nomi degli ingredienti sono indicati in inglese. Le scritte in latino si riferiscono ai componenti vegetali o presenti nella farmacopea. Le diciture latine possono essere eventualmente seguite dalla parte di pianta usata e dal tipo di derivato, entrambi scritti in inglese. Per esempio, l’olio di mandorle dolci è indicato come “Prunus Amygdalus Dulcis Oil”, il burro di karitè come “Butyrospermum Parkii Butter”, ecc.
- I composti aromatizzati e odoranti e le loro materie prime, sono riportati rispettivamente con i termini generici di “aroma” e “parfum”. Le sostanze aromatizzanti e odoranti che sono state invece definite come potenzialmente allergizzanti e la cui esplicita indicazione è obbligatoria per legge, sono indicate con le loro specifiche denominazioni, di seguito ai termini “parfum” e “aroma”.
- I coloranti artificiali seguono la lista internazionale denominata Colour Index International e sono designati con la sigla CI seguita da un codice numerico identificativo composto da 5 cifre (Es: CI 77288). Possono essere elencati in ordine sparso dopo gli altri componenti cosmetici, ma generalmente sono posizionati verso la fine della lista. Tutti gli ingredienti sotto forma di nanomateriali sono chiaramente indicati in etichetta: alla dicitura “nano”, tra parentesi, segue la denominazione di tali componenti.
- Gli ingredienti naturali provenienti da agricoltura biologica sono, invece, designati con un asterisco sull’INCI (*).
Non sono inoltre considerate ingredienti le impurità contenute nelle materie prime né le sostanze tecniche secondarie usate nella fabbricazione, ma che non compaiono nella composizione del prodotto finito.
È bene informarsi sulle classificazioni e nomenclature per conoscere meglio ciascun prodotto. Per esempio, quando un prodotto viene considerato “Ecologico”, significa che gli ingredienti che lo compongono sono eco-sostenibili nei confronti dell’ambiente. Quando è “Biologico”, significa che la gran parte degli ingredienti è di origine vegetale e proveniente da agricoltura biologia. Questo non vuol dire che il prodotto sia 100% naturale, poiché deve essere specificato anche quest’ultima informazione.
Un ruolo importante è svolto dai simboli sulle etichette dei prodotti cosmetici che possono aiutarci tantissimo a capire di più su ciascun prodotto.
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PAO o periodo dopo l’apertura: simbolo sull’etichetta rappresenta un barattolino aperto e di solito riporta un numero seguito da una M: sta ad indicare quanti mesi possono passare dall’apertura del prodotto (PAO sta per Period After Opening, ovvero periodo dopo l’apertura) senza che questo subisca variazioni di nessun genere (odore, colore, consistenza). Dopo questo intervallo di tempo il prodotto è considerato scaduto.
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Quantità del prodotto: accanto alla quantità del prodotto si trova sempre il simbolo “e”. Ha lo stesso significato di “circa” e si riferisce proprio alla quantità del prodotto acquistato, per precisare che potrebbero esserci delle piccolissime variazioni nel peso riportate in etichetta.
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Certificazioni: le certificazioni servono ad orientare il consumatore che vuole scegliere prodotti di un certo tipo per una propria scelta etica e di vita. Diverse sono le certificazioni che possiamo trovare sui simboli in etichetta dei cosmetici, tra queste vi sono la certificazione biologica e la certificazione “cruelty free”. Mentre la prima fa riferimento a cosmetici interamente prodotti con materie da coltivazione biologica, la seconda attesta che i prodotti non sono stati testati sugli animali in nessuna fase della produzione. Attenzione, però, perché un cosmetico può essere biologico ma non necessariamente naturale al 100%: è comunque ammesso un piccolo margine di utilizzo di sostanze di sintesi. I prodotti vegani, invece, utilizzano solo prodotti vegetali, escludendo totalmente quelli di derivazione animale. Ultimamente, tra i simboli sulle etichette si trova anche quello che garantisce l’assenza di glutine per i soggetti celiaci, dato che anche nei cosmetici si utilizzano derivati di grano, frumento, orzo e altri cereali che contengono glutine. Molto interessanti sono anche le certificazioni ambientali relative all’impatto di ciascun prodotto sull’ambiente.
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Imballaggi e Riciclo: le etichette che riguardano l’imballaggio sono diversi. Se l’imballaggio è riciclabile è presente un cerchio con le doppie frecce, ma può anche essere presente il triangolo formato tre frecce. A questi simboli sull’etichetta si accompagnano spesso anche delle sigle che stanno ad indicare il materiale dell’imballaggio (PE: polietilene; AL, che indica l’alluminio; PET: polietilene tereftalato (plastica); ACC, che indica che il contenitore è in acciaio; PP: polipropilene (plastica); PS: polistirene (plastica). Si possono trovare anche CA per la carta, PC per il policarbonato (plastica), PP che è il polipropilene (plastica), PS polistirene, sempre plastica e VE che indica vetro. Questi simboli in etichetta puoi trovarli racchiusi all’interno di un cerchio, di un esagono o sotto il triangolo del riciclo.
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Avvertenze: quando è necessario che il produttore specifichi qualcosa sull’utilizzo del cosmetico o dia importanti informazioni che riguardano particolari controindicazioni è necessario riportare precisi simboli in etichetta. In particolare deve essere simboleggiato una specie di foglietto illustrativo aperto con una mano che ne segue le indicazioni. Puoi trovare scritto, ad esempio “non applicare sugli occhi”. Se invece le informazioni a riguardo richiedono più spazio c’è bisogno di inserire all’interno della confezione un foglietto illustrativo.
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