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Nonostante tutto la bella stagione sta arrivando e non possiamo farci trovare impreparati.
Per migliaia di anni l’emblema della bellezza femminile è stato il candore della pelle, a richiamo del colore della porcellana, elemento distintivo delle classi agiate. Dopo la Seconda guerra mondiale, grazie allo sviluppo economico e dei trasporti, la tintarella è diventata il simbolo di benessere e prosperità.
Per molti anni sono stati decantati gli effetti benefici dei raggi solare e solo più tardi sono emersi gli effetti negativi. Tra gli effetti positivi evidenziamo sicuramente:
Nonostante siano molti gli effetti positivi nel corso degli anni sono stati molti gli studi che hanno messo in evidenza i danni creati dalla scorretta esposizione ai raggi solari.
Tra queste abbiamo:
Dopo aver analizzato i pro e i contro ora è giusto capire come possiamo evitare i danni dei raggi UV.
L’unica soluzione è: PROTEGGERSI.
Per poterlo fare in modo corretto è giusto conoscere il proprio FOTOTIPO e in base a quello scegliere la giusta protezione.
Il dermatologo inglese Fitzpatrick ha individuato 6 fototipi:
In base al fototipo scegliamo il fattore di protezione più adatto. Nei prodotti solari sono presenti, oltre a sostanze emollienti, idratanti e antiossidanti, i filtri solari.
Distinguiamo i filtri solari fisici e chimici e più delle volte nei prodotti troviamo la giusta combinazione dei due.
Tali prodotti sono studiati per proteggerci dai raggi UV. Se i raggi UVC non arrivano sulla terra e quindi non sono di nostro interesse, gli UVA e gli UVB sì.
Più altro è l’SPF più alto dovrebbe essere la nostra protezione essendo quest’ultimo il parametro che indica la capacità protettiva del prodotto solare.
Distinguiamo:
Per stabilire tali parametri sono stati fatti test sia in vivo che in vitro in cui sono stati usati quantitativi di prodotto sicuramente più elevato rispetto a quello che noi applichiamo quando ci proteggiamo. Detto ciò è meglio utilizzare prodotti con fattore di protezione più alto rispetto a quello necessario.
Si, perché esattamente un adulto dovrebbe applicare almeno 36 grammi di prodotto (6 cucchiaini da tè colmi).
Cosa da tenere a mente: nonostante una crema possa avere il fattore di protezione alto (50+) essa deve essere comunque applicata ogni 2/3 ore.
Curiosità:
Nel 2005 fu coniato il termine TANORESSIA per indicare la patologia del sole.
Tale patologia descrive una vera e propria dipendenza nei confronti dell’abbronzatura. Questo disturbo interessa il 20% della popolazione italiana in maniera conclamata.
Sembra infatti che le cellule epidermiche in seguito a stimolazione dei raggi UV producano endorfine e per questo il comportamento dei “tanoressici” può dirsi compulsivo poiché attiva il circuito del piacere a livello cerebrale.
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